La Galleria degli arazzi Epifanie di tessuti preziosi

Per la prima volta dopo 25 anni, 17 capolavori di arazzeria scelti tra 8 collezioni sono ritornati al loro luogo di origine in occasione di una mostra alla Galleria degli Uffizi. Una delle più preziose parti delle collezioni del museo può essere ammirata in questa mostra intitolata “La Galleria degli arazzi. Epifanie di tessuti preziosi”.

Nel 1987, superbe serie di arazzi furono rimosse dai corridoi della Galleria, a causa di problemi di conservazione, dove per decenni erano stati un magnifico elemento di eleganza. Nonostante le loro dimensioni monumentali e la loro presenza apparentemente solida, gli arazzi sono manufatti delicati; la luce, la polvere e le sollecitazioni di trazione deteriorano rapidamente le opere d'arte e i colori sbiadiscono giorno dopo giorno.

In questa mostra temporanea, i visitatori possono ammirare una serie di opere che illustrano e narrano l’opulenza e la magnificenza delle corti europee durante il Rinascimento. La mostra presenta opere della manifattura fiamminga del Cinquecento (dalla serie delle Storie di Giacobbe, delle Feste alla Corte dei Valois e delle Battaglie di Annibale), e della manifattura fiorentina del Cinque e Seicento (devozionali del ciclo del Salviati, dalle serie delle Storie fiorentine, delle Caccie, delle Storie di Fetonte e della Passione di Cristo), e due modelli di arazzi chiamati Portiere con stemmi medicei.

In passato gli arazzi erano per lo più considerati oggetti di culto, esposti durante le cerimonie importanti della vita di corte. Una forte tradizione e passione tramandata da famiglie nobili come i Medici, che ne possedevano un'importante collezione.

L'abilità degli artisti responsabili dei cartoni (alcuni dei quali esposti) può essere ammirata assieme ai dettagli dei diversi modi in cui le opere sono state acquisite per le collezioni granducali: per dono, dote, eredità o commissione.

I visitatori possono anche scoprire le antiche tecniche attraverso cui gli arazzi venivano eseguiti, e allo stesso modo ammirare la complessa opera di restauro portata a termine dalla scuola fiorentina, considerata la più importante al mondo.