In ricordo della strage dei Georgofili. 27 maggio 1993-27 maggio 2018
Eccezionale esposizione dell' "Adorazione dei pastori" di Gherardo delle Notti e il ritorno agli Uffizi dei "Giocatori di carte" di Bartolomeo Manfredi. Per non dimenticare.
Venticinque anni sono passati da quella terribile notte del 27 maggio, quando Firenze venne colpita al cuore dalla mafia, ma il ricordo di quei terribili giorni e delle sue vittime è vivo e profondo nell'animo di tutti.
Le Gallerie degli Uffizi partecipano alla commemorazione della strage con eventi dedicati che pongono al centro la restituzione di capolavori squarciati dall'esplosione della bomba in via dei Georgofili, opere restaurate che portano visibilmente le ferite dell'attentato e che simbolicamente si fanno testimoni della volontà e capacità di rinascere e resistere alla violenza della criminalità.
Sulle pareti di San Pier Scheraggio una video installazione farà rivivere le immagini e i suoni degli interventi dei pompieri sulle macerie in via dei Georgofili, tra i muri lesionati e i quadri smembrati della Galleria appena dopo l’esplosione dell’attentato. Ma scorreranno anche video che rivolti agli anni della ripresa, della ricostruzione del patrimonio artistico della Galleria, con restauri di dipinti, sculture e arazzi, donazioni e acquisizioni di opere, riallestimenti e ammodernamenti di sale, a cui dal 2006 hanno contribuito generosamente anche i Friends of the Uffizi Galleries d'oltreoceano. Sarà eccezionalmente esposta la tela dell' "Adorazione dei pastori" di Gherardo delle Notti, sulla cui superficie verranno proiettate le parti mancanti del dipinto distrutte dalla bomba al fine di ricucire virtualmente le parti del dipinto andate perdute.“È un percorso di tragedia, di commozione e di rinascita – sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – che ricorda a tutti il coraggio di chi si è speso, sotto l’allora direttrice Annamaria Petrioli Tofani, per salvare le opere. Soprattutto esalta il valore dell’impegno civico, il peso che il lavoro di ciascuno ha avuto in quel momento e negli anni, a partire dallo sgomento e dall’incredulità dei primi soccorsi. Ed è anche l’occasione per meditare sul ruolo che l’impegno civico ha svolto e continua a svolgere, anche grazie al generoso supporto degli Amici degli Uffizi, associazione nata proprio in quella tragica circostanza”.
Presso l' Auditorium Vasari verrà esposta la tela dei "Giocatori di carte" di Bartolomeo Manfredi, dipinto che fu squarciato in mille pezzi dall'esplosione e dato per perduto. La lunga e complessa vicenda del restauro ha dell'incredibile se non del miracoloso e deve molto all'utilizzo di nuove tecnologie. L’intervento, curato da Daniela Lippi e diretto da Maria Matilde Simari, è raccontato nel bellissimo volume "Cultura contro terrore" che verrà presentato nel Salone dei 500 a Palazzo Vecchio, alle 12 del 26 maggio. “I Giocatori di carte di Bartolomeo Manfredi – scrive Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - conclude il lavoro strenuo e risoluto di chi oggi si è impegnato materialmente nel restauro, iniziato già un quarto di secolo fa da coloro che voglio ricordare come gli ‘eroi degli Uffizi’: le persone che sfidando il fumo e la polvere entrarono subito tra le mura sventrate, lavorarono senza sosta e riposo per settimane, e affidandosi all’istinto e all’intuizione raccolsero anche pezzetti di tela all’apparenza insignificanti e inutilizzabili, rivelatisi invece reliquie fondamentali. Il risultato finale è dunque dovuto innanzitutto a coloro che, del quadro, già allora si preoccuparono di proteggere lembi e briciole ora miracolosamente ricongiunti, e a tutti gli altri eroi di adesso – tra i quali i 114 donatori italiani e stranieri che hanno generosamente offerto il loro contributo – uniti nell’impresa di rendere eterna la bellezza di un’opera rovinata solo materialmente, ma non certo nel suo significato né tantomeno nella memoria”. Il recupero è stato possibile grazie ad una corale partecipazione di tante persone solidali, cittadini fiorentini e cittadini del mondo che hanno partecipato all'iniziativa di crowdfunding promossa un anno fa dalle Gallerie degli Uffizi, il Corriere Fiorentino e Ubi Banca.