Memorie dell'Antico nell'arte del Novecento
La scoperta di testimonianze estetiche universali
La mostra vuole illustrare come l’arte dell’antichità è riflessa nell’arte del Novecento così come in quella dei nostri giorni. Dipinti e sculture dagli etruschi, all’età classica, Medioevo e Rinascimento sono messe a confronto con opere di Picasso, Dalí, Modigliani, De Chirico, Soffici e Severini, Morandini e Carrà.
Oltre 130 opere sono in mostra, e l’evento include anche una serie di accostamenti di arti applicate; i vetri di Ercole Barovier e Carlo Scarpa con gli straordinari reperti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le ceramiche di Giò Ponti con quelle dei Musei Archeologici Nazionali di Firenze e Roma.
La mostra intende rappresentare e comunicare la forza innovativa, l’impatto rivoluzionario e la grande espressività dell’arte del Novecento, giustapposta all’arte neoclassica. È un ritorno alle origini della nostra storia, alla ricerca di simboli estetici universali. Il ritorno alle origini divenne una spinta creativa anche per una generazione di artisti italiani. Dopo le esperienze dirompenti di fine ed inizio secolo, artisti come Carrà, Severini, Soffici, De Chirico, Morandi, e Modigliani scelsero questa strada per riconnettersi con le loro radici e tradizioni. Perfino artisti stranieri come Salvador Dalí furono influenzati dal fascino del nostro passato.