Sacri splendori. Il Tesoro della Cappella delle Reliquie in Palazzo Pitti
Preziosi manufatti religiosi dalla Cappella delle Reliquie, simbolo della devozione della Gran Duchessa di Toscana e dei Granduchi, ultimi Medici della casata fiorentina
Durante il periodo dei Medici, la Cappella delle Reliquie faceva parte degli appartamenti della Gran Duchessa. Essa costituiva la cappella principale dell’intero palazzo fino alla consacrazione nel 1785 della neoclassica cappella Palatina.
La Cappella delle Reliquie fu costruita da Cosimo I e decorata da sua moglie, Maria Maddalena d’Asburgo, Arciduchessa d’Austria e Gran Duchessa di Toscana, per potervi conservare le reliquie che andarono a formare una parte importante delle collezioni d’arte dei granduchi. Maria Maddalena si dedicò all’acquisizione di reliquie sin dal suo arrivo a Firenze, avvenuto nel 1608.
Maria Maddalena fu capace di raccogliere in pochi anni uno straordinario numero di opere custodite all’interno della Cappella delle Reliquie. La collezione di reliquie fu successivamente accresciuta dalla Gran Duchessa Vittoria della Rovere e da suo figlio, il Gran Duca Cosimo III, che la trasformarono in una delle più ampie collezioni di tesori sacri d’Europa. Cosimo III dedicò parte della sua vita alla ricerca di reliquie appartenenti a popoli lontani. Per preservare le preziose reliquie raccolte, Cosimo III commissionò la realizzazione di custodie finemente decorate a scultori e maestri di bottega.
La mostra, allestita presso Palazzo Pitti, è il risultato di un importante studio di ricerca e ha consentito di riunire per la prima volta da più di due secoli oltre cento opere e reliquie.
L’idea era quella di ricreare una preziosa collezione, che rappresentava la profonda devozione religiosa della famiglia e allo stesso tempo simbolo del suo potere economico e del suo prestigio.
Le diverse sezioni della mostra fanno si che il visitatore possa scoprire la storia della collezione; dalle sue origini fino all’inizio della sua disgregazione, quando gli oggetti più preziosi furono smantellati per poter recuperare oro, argento e pietre preziose.