Vinum Nostrum. Arte, scienza e miti del vino nelle civiltà del Mediterraneo antico
Duemila anni di storia raccontati attraverso il vino
Il vino e la vite sono i protagonisti di questa mostra. Capolavori originali, sculture, affreschi e mosaici, accompagnati da installazioni multimediali e video raccontano la millenaria storia della vite e del vino, e l’influenza che essi esercitarono nella cultura dell’antichità.
La mostra ha uno sviluppo cronologico ed illustra le origini della viticultura nel vicino oriente, la sua piena affermazione insieme al relativo significato simbolico, religioso e culturale che ebbe nel mondo ellenico, fino alla diffusione della produzione su larga scala introdotta dai romani. Questa è anche l’occasione per presentare il particolare caso dei vigneti di Pompei.
Un’altra sezione della mostra è dedicata allo straordinario contributo dato dai fenici e dagli etruschi, che svolsero un ruolo fondamentale nel diffondere la coltivazione di vitis vinifera in tutto il Mediterraneo.
Preziose sculture e vasi dipinti illustrano la nascita e la diffusione del culto di Dioniso, capace, secondo la tradizione, di cambiare continuamente forma e sostanza. Inoltre, gli eleganti servizi da tavola chiariscono come il consumo di vino rappresentasse uno dei momenti più importanti di convivialità tra i patrizi. Una cella vinaria dove il vino veniva conservato, è stata fedelmente ricostruita basandosi su resti ritrovati a Pompei e sulle precise descrizioni presenti nella letteratura latina. La ricostruzione permette al visitatore di immergersi nella realtà del passato.
Lo scopo della mostra non è solo quello di documentare a livello scientifico l’intero ciclo della produzione del vino, dalla coltivazione al consumo, ma piuttosto di stimolare il palato, l’olfatto e la vista, i sensi che hanno una forte relazione con il vino e che emergono a diversi livelli storici e sociali