Adorazione dei Magi
Gentile da Fabriano (Fabriano 1370 c. – Roma 1427)
OPUS GENTILIS DE FABRIANO MCCCCXXIII MENSIS MAII
Al termine di un lungo viaggio, i Magi giungono al cospetto del Messia appena venuto al mondo guidati dalla stella cometa, e si prostrano ai piedi della Sacra Famiglia offrendo doni preziosi. Abbigliati con vesti straordinariamente ricche e alla moda, i Magi sono accompagnati da un corteo multietnico, di cui fanno parte anche animali esotici, che sottintendono la loro provenienza dal lontano Oriente. Il viaggio dei Magi, dall’avvistamento della stella cometa alla sosta al palazzo del re Erode, fino al ritorno in patria, è narrato in tre distinti episodi sullo sfondo della composizione, armonizzati nel paesaggio montuoso dell’orizzonte ma separati visivamente dalle tre arcate della cornice. La pala d’altare, dotata di una splendida carpenteria ornata nei pilastri laterali con fiori dipinti, è completata da una predella con storie dell’infanzia di Cristo: da sinistra la Natività, la Fuga in Egitto e la Presentazione al Tempio ; lo scomparto con la Presentazione al Tempio è una copia moderna dell’originale, conservato al Museo del Louvre a Parigi. Il dipinto fu commissionato dal ricco banchiere e raffinato amante delle arti Palla Strozzi per la cappella di famiglia situata nella sacrestia della chiesa di Santa Trinita a Firenze. La tavola, che reca la firma del maestro e la data 1423, costituisce il capolavoro di Gentile, il più importante esponente del Gotico internazionale in Italia, che dimostra una straordinaria padronanza tecnica nell’impiego di particolari lavorazioni, come attesta la cospicua quantità di foglia metallica, sbalzata parzialmente a rilievo per conferire tridimensionalità ad oggetti come gli speroni del cavaliere o l’elsa della spada. Nella predella, al posto del fondo oro di tradizione medievale, le scene presentano il cielo azzurro, indice dell’interesse per la natura e dell’incipiente affermazione dei canoni culturali ed estetici del Rinascimento.