Busto di donna di profilo
Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520)
Sul verso in alto al centro, a penna, in grafia di epoca antica ‘Di Raffaello suo dela prima maniera’; sul verso in basso, a matita nera, in grafia di epoca antica ‘8’; sul verso in basso a destra, a matita, in grafia moderna ‘1477 E’
Il disegno è tradizionalmente associato al volto della Maria Maddalena che compare all’interno del cartonetto preparatorio, ugualmente conservato al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe (inv. n. 538 E), eseguito da Raffaello intorno al 1507 per il grande quadro della Deposizione di Cristo, oggi alla Galleria Borghese di Roma (inv. n. 396). Sebbene non si riscontrino esatte corrispondenze tra le due figure, è probabile che esse siano, sia pure in modo indiretto, da porre in relazione tra loro e che forse rappresentino due momenti dell’elaborazione per il dipinto finale. Infatti, oltre a una certa somiglianza nella fisionomia e nell’acconciatura, il senso di sconforto e profondo cordoglio espresso dalla donna in questo disegno sembra infatti trovare uno sviluppo nell’impeto drammatico con il quale la Maddalena si riversa sul corpo esanime di Cristo nel cartonetto della Deposizione.
La particolare configurazione della figura femminile, con il capo leggermente chino, le labbra serrate e lo sguardo rivolto dolorosamente verso il basso, trae spunto da forme espressive della tradizione classica dove all’indagine di una interiorità afflitta e travagliata si accompagna un senso di compostezza e misurata gravità. La straordinaria rilevanza artistica dell’opera non riguarda solamente il processo ideativo, ma coinvolge anche la sofisticata elaborazione tecnica. Attraverso un’ampia gamma di tratti di differente spessore e di inchiostri di diversa intensità, sia pure con grande parsimonia di linee, il disegno raggiunge risultati assai plastici e volumetrici che tendono ad amplificarsi soprattutto attorno al volto, laddove cioè il segno risulta più generoso e si espande con effetti pittorici e chiaroscurali.