Fascicolus temporum

Il monaco certosino Werner Rolevink, entrato da giovane nella certosa di Santa Barbara a Colonia, fu uno scrittore prolifico con all’attivo una produzione di circa 50 libri a carattere storico e teologico destinati ai suoi confratelli. La sua fama è legata indissolubilmente al Fasciculus temporum, un poderoso compendio di storia universale che va dalla Creazione del mondo al Pontificato di Sisto IV. L’opera in latino fu pubblicata in molte edizioni fra il 1474 e il 1726 e tradotta nelle principali lingue europee (tedesco, francese e fiammingo) rivelandosi un vero e proprio best seller, visto che fu ristampato quasi quaranta volte mentre il monaco era ancora in vita, e molto probabilmente fu il libro a stampa di autore vivente più venduto nel XV secolo.

L’incunabolo conservato alla Biblioteca degli Uffizi, come indicato nella formulazione di edizione del colophon, fu stampato a Venezia nel 1480 dal tipografo Erhard Ratdolt, sotto il Doge Giovanni Mocenigo. Sfogliando l’esemplare si intuisce la fortuna di questa celebre storia universale apprezzata per l’eccezionale corredo iconografico, arricchito da pregevoli xilografie (Arca di Noè, Torre di Babele, vedute di città, mappe del mondo antico, etc…) e divisa in sei parti secondo la filosofia agostiniana delle sei età dell’uomo. Il layout di pagina è davvero innovativo e all’avanguardia per l’epoca: molte pagine presentano al centro una doppia riga che separa la storia biblica da quella secolare sottostante. In prossimità della striscia alcuni cerchi contengono i nomi dei personaggi biblici e storici. Sicuramente nell’ambito della storia del libro è uno dei primi casi in cui per l’impaginazione si attuò una proficua collaborazione fra l’autore e lo stampatore. Non si conosce la provenienza del volume che è testimoniato agli Uffizi per la prima volta nell’Inventario della Galleria delle Statue del 1825.