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Documentazione dei danni dell'attentato del 1993 in via dei Georgofili

Un'esplosione squarciò la notte fiorentina tra 26 e 27 maggio 1993 alle ore 1:04.

La Torre dei Pulci, secolare sede dell'Accademia dei Georgofili e attigua alla fabbrica vasariana degli Uffizi, andò distrutta; importanti furono i danni al versante di ponente degli Uffizi e al Corridoio Vasariano così come alla Chiesa di Santo Stefano al Ponte, ma soprattutto sotto le macerie furono rinvenuti i corpi di 5 persone, quelli della famiglia Nencioni (Fabrizio, Angela e le due figlie Caterina e Nadia) e dello studente Dario Capolicchio.

Rapidamente vigili del fuoco e inquirenti capirono che si trattava di un atto doloso. Un'auto colma di tritolo era stata parcheggiata in via dei Georgofili la sera del 26 maggio; fu chiarita la matrice intimidatoria e l'attentato entrò nella lista delle stragi di mafia di quegli anni.

Il personale di turno quella notte agli Uffizi solo per un caso non si trovò direttamente coinvolto, ma dovette affrontare lo spettacolo disarmante di macerie, vetri infranti e, purtroppo, opere quasi totalmente perdute: 173 dipinti e 56 sculture risultarono danneggiati.

Un gruppo di fotografie, alcune in bianco e nero e altre a colori, conservate al Gabinetto Fotografico degli Uffizi e scattate dallo staff interno in servizio all'epoca, testimonia quei drammatici momenti: l'enorme cratere in via dei Georgofili, la distruzione di via Lambertesca; i danni all'inizio del Corridoio Vasariano, alla Sala della Niobe e al Corridoio di Ponente al secondo piano di galleria; i dipinti distrutti; le forze dell'ordine e i vigili del fuoco in azione; i primi interventi.

Testo di
Chiara Ulivi
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