La signora Morrocchi
Antonio Puccinelli (Castelfranco di Sotto, Pisa 1822-Firenze 1897)
in basso a sinistra “Puccinelli Fe::1859”
Questa tela venne scelta per rappresentare l’opera pittorica di Antonio Puccinelli alla mostra dedicata al genere del ritratto a Firenze nel 1910. Il dipinto gioca con l’effetto di contrasti chiaroscurali: da quelli delle piccole mani della donna, abbandonate sulla pelliccia, a quelli più netti dei merletti bianchi sul tessuto nero. Nella chiara definizione dei volumi affidata al disegno, si notano le influenze della scuola francese di Jean-Auguste-Dominique Ingres, maestro tra i più apprezzati dagli artisti toscani del periodo. L’artista costruisce inoltre un’attenta indagine psicologica del personaggio, come si evince dall’espressione malinconica e dallo sguardo intenso della donna. Essa viene solitamente identificata come la giovane moglie del proprietario dello storico Caffè Michelangelo in via Larga (attuale via Cavour), luogo di ritrovo di artisti, tra cui Puccinelli, che a Firenze discutevano sul rinnovamento dell’arte.