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“Risanamento” ottocentesco del centro di Firenze

Data
1865-1895
Tecnica
fotografia su lastra di vetro (riproduzioni da stampe fotografiche)
Inventario
Inv. Fotografico da 676870 a 677266

Con il termine “Risanamento” si fa riferimento a un periodo della storia di Firenze che a partire dagli anni di Firenze Capitale (1865-1871) interessò la fine dell’Ottocento, quando a un’ampia fetta del centro fu dato un assetto più moderno, in linea con le contemporanee trasformazioni di altre città europee. Tra le varie modifiche vi fu la drastica distruzione, si disse per ragioni di decoro e igiene sociale, della parte medievale (nata sull’antico Foro romano), che si estendeva dalle attuali piazza Strozzi a via dei Calzaiuoli, da via Porta Rossa a via de’ Cerretani. Inoltre in questa zona (precisamente tra le odierne piazza della Repubblica, via dei Brunelleschi, via dei Pecori e via Roma) era situato il quartiere popolare del cinquecentesco ghetto ebraico; fu sgomberato nel 1885 e demolito dal 1888.

Presso il Gabinetto Fotografico degli Uffizi sono in deposito più di 300 lastre della campagna fotografica effettuata dalla “Commissione Storica Artistica Comunale” (CSAC) tra il 1892 e il 1895 per documentare sia l'avanzamento dei lavori (iniziati nel 1881), sia i resti dell’arte e dell’edilizia fiorentina che riaffioravano durante le demolizioni. In quell’occasione la fotografia, tecnica innovativa per l’epoca, fu usata sapientemente a scopo documentario e in parte permise di far fronte ai giudizi di sdegno, espressi sui giornali e nei circoli culturali, per lo sventramento del cuore della città.

Le fotografie, che spesso colpiscono per le magnifiche inquadrature, in alcuni casi rappresentano l’unica testimonianza dell’antico nucleo medievale: viuzze strette, slarghi con tabernacoli ed edicole, piccole chiese, logge, torri e case i cui interni erano affrescati con la decorazione “a vaio”, simulante le tappezzerie. Le riprese di uno stesso edificio a distanza di mesi mostrano la sua progressiva trasformazione e, in alcuni casi, sparizione. A volte accanto ai ruderi o per le vie compaiono uomini, donne e bambini, poveri o abbienti: alcuni in posa, altri mentre fanno capolino incuriositi da uno strumento “magico” a cui non sono abituati. La maggior parte delle fotografie, però, mostra una città deserta, priva di figure umane, sospesa nel tempo: una Firenze lunare, pietrificata, immortalata prima di scomparire per sempre.

Bibliografia

M. Sframeli, Firenze 1892-1895. Immagini dell’antico centro scomparso, Firenze 2007.

Testo di
Gianluca Matarrelli
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