Ritratto di Elio Cesare
Arte romana
L’opera, la cui presenza in Galleria è attestata sin dagli inizi del Settecento, è formata da una testa antica composta su un busto moderno corazzato, caratterizzato da una testa di Medusa al centro. Ad essere raffigurato è un uomo dal volto triangolare e asciutto, con la fronte bassa e solcata da leggere rughe, che ne denunciano la piena età matura. La bocca è seminascosta da pesanti baffi, così come il mento e le guance appaiono coperti da una folta barba elegantemente scolpita. Parte della chioma risulta rilavorata in età moderna. Il ritratto rappresenta Lucio Ceionio Commodo, nato nel 100 d.C. e la cui famiglia vantava antiche origini etrusche. Elio, famoso per la sua condotta di vita lussuriosa e dedita ai piaceri, fu designato quale erede dell’imperatore Adriano nel 136 d.C., con il nome di Elio Cesare. Le fonti ci dicono che accanto al suo letto teneva sempre due libri, una raccolta di poesie erotiche di Ovidio e un trattato di Apione dedicato alla lussuria. Attiratosi le invidie di molti dei suoi contemporanei per l’adozione a successore del principe, Elio morì improvvisamente nel 138 d.C., lasciando il figlio Lucio Vero che fu poi adottato, insieme con Marco Aurelio, dall’imperatore Antonino Pio.
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