Gli autoritratti su carta di Maestri del Cinque e Seicento
In mostra agli Uffizi i volti di Fra' Bartolomeo, Pontormo, Hans Holbein il Giovane, Luca Giordano, Rembrandt e tanti altri
Al primo piano degli Uffizi, nelle sale affrescate da Luigi Ademollo, sono in mostra fino ad aprile una serie di autoritratti su carta di Maestri del Cinque e Seicento, che, per ragioni conservative, vengono esposti al pubblico raramente. Un'occasione unica per "incrociare lo sguardo" di grandi artisti come Fra Bartolomeo, Pontormo, Federico Zuccari, Cristofano Allori, arrivando fino a Luca Giordano, Hans Holbein il Giovane, Rembrandt e molti altri. Una selezione di 41 opere, curata da Luisa Berretti, Laura Donati e Donatella Fratini, che si inserisce nell'ambito del programma espositivo a rotazione delle opere su carta del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, che per la loro fragile natura, e per non alterarne lo stato di conservazione, possono essere esposte solo per brevi periodi e a condizioni costantemente monitorate di luce, temperatura e umidità. La prossima rotazione in programma è calendarizzata per gli inizi di maggio, e vedrà come protagonisti gli artisti del Sette e Ottocento.
La collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi è una delle più importanti raccolte di grafica al mondo per valore artistico e quantità delle opere conservate (circa 180.000 fogli). Il primo nucleo collezionistico sistematicamente ordinato fu costituito dal cardinal Leopoldo de'Medici a partire dalla metà del XVII secolo, sebbene alcuni disegni fossero entrati nelle raccolte medicee già nel Cinquecento grazie a Cosimo I de'Medici, primo Granduca di Toscana. Oltre ad essere una raccolta in gran parte storicizzata, preziosa testimonianza del mecenatismo granducale e non solo, la collezione, lungi dall'essere chiusa, è in costante accrescimento grazie a continui acquisti e donazioni di opere antiche e contemporanee.