Gli autoritratti su carta di Maestri del Settecento e primo Ottocento
Prosegue la presentazione di autoritratti su carta di grandi Maestri, selezionati dalle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
Al primo piano degli Uffizi, nelle sale affrescate da Luigi Ademollo, prosegue la presentazione di autoritratti su carta di grandi Maestri, selezionati dalle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
Dopo la prima rotazione, dedicata ai maestri del Cinque e Seicento, è ora la volta di una esposizione di disegni e stampe del Settecento e inizio Ottocento.
La selezione di opere, curata da Luisa Berretti, Laura Donati e Donatella Fratini, si inserisce nell'ambito del programma espositivo a rotazione delle opere su carta del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, che per la loro fragile natura, e per non alterarne lo stato di conservazione, possono essere esposte solo per brevi periodi e a condizioni costantemente monitorate di luce, temperatura e umidità.
Tra gli artisti presentati nell’attuale esposizione, compaiono personaggi che hanno svolto un ruolo di primo piano nel documentare la museografia degli Uffizi, come Benedetto Vincenzo De Greyss (Livorno 1724-Venezia 1759), frate domenicano maestro del disegno a tocco di penna e autore dell’inventario figurato della Galleria: il suo autoritratto, realizzato a penna e inchiostro su carta, è esposto insieme a una sua scenografica vista dei corridoi di galleria a metà Settecento.
Di alcuni artisti si è messo a confronto il disegno preparatorio con l’incisione del proprio autoritratto, o con un pastello giovanile. È il caso, fra gli altri, dell’abate Antonio Pazzi, collezionista egli stesso di autoritratti dipinti, poi confluiti nella celebre raccolta degli Uffizi. Nel caso di un artista come Raffaello Morghen si è scelto di esporre la matrice in rame, accanto alla stampa per la quale è stata incisa a bulino e puntasecca, e al disegno preparatorio.
Un ulteriore focus è dedicato agli autoritratti a penna di Luigi Sabatelli (Firenze 1772-Milano 1850), pittore di corte nella reggia di Palazzo Pitti per Maria Luisa di Borbone, docente all’Accademia di Brera ma anche validissimo e apprezzato incisore.
Sono esposti in sequenza tre fogli che ben dimostrano la sua attenzione, a inizio XIX secolo, per la rappresentazione del volto, proprio come dei suoi familiari.
La collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi è una delle più importanti raccolte di grafica al mondo per valore artistico e quantità delle opere conservate (circa 180.000 fogli). Il primo nucleo collezionistico sistematicamente ordinato fu costituito dal cardinal Leopoldo de' Medici a partire dalla metà del XVII secolo, sebbene alcuni disegni fossero entrati nelle raccolte medicee già nel Cinquecento grazie a Cosimo I de' Medici, primo Granduca di Toscana. Oltre ad essere una raccolta in gran parte storicizzata, preziosa testimonianza del mecenatismo granducale e non solo, la collezione, lungi dall'essere chiusa, è in costante accrescimento grazie a continui acquisti e donazioni di opere antiche e contemporanee.