Apollo
Baccio Bandinelli (Firenze 1493 – Firenze 1560) e bottega
La scultura, posizionata nella nicchia di sinistra della facciata della Grotta grande a Boboli, fa pendant con la Cerere posizionata in quella di destra, sebbene le due opere non siano state eseguite per essere esposte assieme. La Cerere, infatti, era destinata alla figura di Eva per il gruppo dei Progenitori nel coro del duomo di Firenze, mentre non si conosce con certezza la destinazione originaria di questa. L’opera fu probabilmente abbozzata da Baccio Bandinelli, ma completata dal suo collaboratore Giovanni Fancelli, come testimoniano alcuni pagamenti effettuati a quest’ultimo dalla duchessa Eleonora da Toledo, moglie di Cosimo de’ Medici. L’impostazione generale richiama un modello ricorrente nella produzione di Bandinelli, la cui posa risulta chiaramente derivata dal David di Michelangelo. L’Apollo sembrerebbe stringere nella mano sinistra ciò che rimane di un arco, attributo oggi frammentario, mentre con la destra sostiene la bandoliera cui avrebbe agganciato la faretra. Fu Giorgio Vasari nel 1560 a collocare le statue di Apollo e Cerere nella fascia inferiore della facciata di quello cha al tempo era un vivaio, pensato per rifornire di acqua il giardino, trasformato poi nella Grotta Grande per volere di Francesco I.