Madonna seduta a terra con Bambino, San Giuseppe e San Giovannino
Andrea d'Agnolo, detto Andrea del Sarto (Firenze 1486 - 1531)
Sul verso, a matita, in grafia otto-novecentesca: "638 del Sarto [cancellato] Franciabigio"; sul verso, a matita, in grafia otto-novecentesca: "638 già corn. 158"
L'attribuzione seicentesca del disegno ad Andrea del Sarto, messa in discussione da Bernard Berenson a inizio del Novecento, è oggi concordemente accettata dalla critica. Dal punto di vista stilistico lo studio è accostabile alle opere realizzate dall’artista nel primo decennio del Cinquecento, come il ‘Noli me tangere’ (1509-1510), destinato al convento agostiniano di San Gallo a Firenze (Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture, inv. 1890 n. 516). Nella pala come nel foglio si rintracciano la medesima resa volumetrica delle masse anatomiche e l’interesse per lo sfumato di matrice leonardesca. Se la delicata stesura a pietra nera, visibile soprattutto nella realizzazione dei contrasti chiaroscurali, richiama la lezione di Leonardo, il soggetto raffigurato è invece in stretto dialogo con composizioni di matrice raffaellesca. La finitezza della scena e il formato circolare farebbero pensare a un modello per l’esecuzione di un dipinto. Anche se non si conoscono opere direttamente accostabili all’intera raffigurazione, il gruppo della Vergine con Gesù Bambino è ripreso quasi integralmente da Andrea del Sarto nella tavoletta della ‘Madonna dell’umiltà’ (Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina, inv. OdA 1911 n. 1154) eseguita tra il 1513 e il 1514. Per il divario cronologico esistente tra il quadro e questo disegno, databile entro il 1511, è plausibile ipotizzare che quest'ultimo fosse conservato dall’artista per essere parzialmente utilizzato come modello in un momento successivo alla sua realizzazione.